L’altra sera, uscendo di casa ho, quasi casualmente, notato queste piantine, inusuali nell’ambiente cittadino.
Sì, sono proprio dei cavoli, nati a formare un solco nello spazio, in quel punto un po’ piu largo, fra le piastrelle della pavimentazione sotto casa mia.
Come le foto che seguono dimostrano, si tratta di una bellissima auto semina proveniente dal mio balcone. Quello li al secondo piano nell’ultima foto.
La natura non finisce mai di stupirci!
Il mio melone nato sul balcone
Certo, è una piccola cosa, ma il mio melone un suo post se lo merita proprio.
Ha deciso di nascere da solo, di propria iniziativa, in un vaso su un balcone esposto a nord, a Carugate, periferia di Milano. Inizialmente non era nemmeno stato riconosciuto: “Che sarà? Un cetriolo?” A fine agosto, al ritorno dalle ferie un meloncino pendeva verso la strada, è stato spostato delicatamente dentro al vaso ed ha iniziato a crescere, mentre le foglie della pianta si protendevano verso l’esterno, alla ricerca della luce. Quanta più possibile.
E’ cresciuto e cresciuto, ma su quel balcone si sa, dalla metà di settembre in poi il sole non si vede più. Ed i meloni ne hanno un gran bisogno.
Ieri poi ho deciso di raccoglierlo, la pianta era ormai ingiallita. Sarà maturo? Beh il profumo non promette male. Vediamo un po’. Nel momento in cui il coltello ha passato la buccia ed è affondato nella polpa l’ho subito capito: “Vuoi vedere che ce l’ha fatta?”. Ce l’aveva fatta veramente. 750 g di uno dei meloni più buoni che abbia mai assaggiato.
Beh, come minimo si merita di vedere la propria progenie crescere rigogliosa in futuro: i semi sono già stati messi da parte.
N.M.E.R. 